E' chiaro che una persona sceglie che
sport praticare, quale attività svolgere a seconda delle proprie
preferenze, in base a ciò che gli piace.
Nonostante questo ci possono essere dei
momenti, dei periodi di allenamento meno divertenti, meno piacevoli e
più “matematici”. Sono quei momenti nei quali, magari, dobbiamo
perfezionare la tecnica, il gesto atletico o aumentare la nostra
preparazione atletica generale e, quindi, potenziare il nostro
organismo con specifici esercizi.
Questi esercizi specifici, che
piacciano o meno, ad un certo punto devono essere eseguiti se
vogliamo fare un passo avanti, se vogliamo ottenere dei risultati. In
questi momenti particolari dobbiamo lasciare da parte il “mi
piace”, “è bello” o “non è bello”. In questi momenti ci
si deve solo concentrare sul risultato finale, dobbiamo metterci in
testa che quello che stiamo facendo, anche se non ci piace, lo
facciamo per ottenere dei miglioramenti ben precisi.
Può sembrare un discorso banale e
stupido ma non lo è per niente.
Mi sono accorto che molti atleti, sia
giovani che adulti, appena si trovano difronte ad una difficoltà o a
qualcosa di complesso da svolgere tendono a tirarsi indietro.
Quindi, questo discorso diventa molto
importante per dare una spiegazione ben chiara ai nostri allievi sul
perchè alcune lezioni vengano impostate in determinati modi
piuttosto che altri.
E'
un concetto che dev'essere fissato bene in mente se si vuole
proseguire sulla strada del successo.
Coach Marco Trevisiol
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